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lunedì 23 dicembre 2013

JUVENTUS 2013





Con la travolgente vittoria di Bergamo per 4-1 si conclude l'anno solare ed è tempo di bilanci.
Quella contro l'Atalanta è stata la nona vittoria consecutiva ed è servita a sigillare
vantaggi corposi su tutte le inseguitrici.
+5 sulla Roma, + 10 sul Napoli
Le altre? Invisibili e non pervenute.
Chi mi segue sa che il primo anno di Antonio Conte alla guida della Juve avevo
analizzato, proprio su queste pagine, ogni partita della stagione.
Fu una cavalcata insperata conclusasi con il trionfo in campionato e con il record
delle zero sconfitte in campionato.
L'anno seguente decisi di dedicare le mie attenzioni solo alla Champions League
tanta era la convinzione che il campionato non avrebbe potuto che avere un finale
identico. Juve Campione e gli altri a rosicare.
L'avventura europea si concluse senza rimpianti contro la squadra più forte.
Quel Bayern Monaco che giustamente si aggiudicò il trofeo devastando tutti gli
avversari (Barcellona compreso) e che proprio questo weekend ha legittimato
la propria superiorità vincendo facilmente il Mondiale per club.
Ma torniamo alla Juve e a questo 2013 appena concluso.
A fine agosto seconda vittoria consecutiva in Supercoppa Italiana tritando,
in casa loro per volere di Lotito e di una federazione sempre più imbarazzante,
la Lazio con una dimostrazione di forza assoluta.
La mia convinzione è che la squadra del 2013-2014 sia ancora più forte
di quelle delle stagioni precedenti.
I motivi sono semplici:
1) vincere aiuta a vincere
2) Tevez e Llorente al posto di Matri e Vucinic
3) un fenomeno come Pogba con un anno di esperienza in più e titolare fisso.
I fatti sono lì a dimostrare le mie parole.
17 partite, 15 vittorie e una sola sconfitta.
Quella assurda e incredibile di Firenze
maturata in venti minuti di follia totale dopo aver dominato per settanta minuti.
Probabilmente proprio il blackout contro i viola ha fatto scattare la scintilla nei ragazzi.
Troppo più forti degli avversari per permettere che si ripetano cose del genere.
Da quel giorno non ce n'è stato più per nessuno.
Non voglio dire che anche questo scudetto sia già in cassaforte ma vista la forza
dei nostri e la pochezza degli altri (Roma esclusa) sarebbe davvero folle un finale diverso.
E la Champions direte voi? La Champions si è conclusa nel peggiore dei modi.
Un girone assolutamente abbordabile deciso a cinque minuti dalla fine su un campo
impraticabile e in una partita che non si doveva disputare.
Nostra colpa quella di essere arrivati all'ultima giornata con la qualificazione in bilico.
Abbiamo giocato alla pari il doppio confronto contro il Real Madrid, abbiamo
dominato il Copenaghen per centosettanta minuti su centottanta ma non riuscendo
ad andare oltre il pareggio in casa loro e ci siamo complicati la vita pareggiando in
casa contro il Galatasary.
Per quanto mi riguarda pochi rimpianti.
Difficilmente avremmo superato i quarti di finale.
Troppe squadre, attualmente, ci sono superiori in Europa.
La "retrocessione" in Europa League invece ci dà la possibilità di competere
per un titolo prestigioso (che ancora manca in bacheca) senza dimenticare
che la finale si disputerà allo Juventus Stadium.
Sembra già tutto scritto...











ACCIAIO



Da amante dei libri e lettore compulsivo faccio sempre fatica a capire le dinamiche
che portano un libro fantastico a passare inosservato e uno normale a diventare
un successo editoriale.
Nel primo gruppo non possono che rientrare capolavori assoluti come "Fatherland"
di Robert Harris e "Il giorno dopo domani" di Alan Folsom.
Due thriller originali e affascinanti conosciuti solo da pochi amanti del genere.
Nella seconda categoria entra a far parte di diritto "Acciaio".
Il romanzo d'esordio della giovane Silvia Avallone è stato il caso editoriale italiano
del 2010.
Ebbene, a mio modo di vedere, "Acciaio" è un polpettone
intriso di luoghi comuni e banalità assolute. Una trama buona per una pessima fiction.
Le vicende si svolgono a Piombino. Qui troviamo due ragazzine alle prese con i primi amori
(anche nella variante lesbo naturalmente che tanto va di moda);
operai che passano le giornate in fabbrica e le notti a bere e/o drogarsi;
padri violenti e madri sottomesse.
Ogni dialogo è intriso di parolacce e imprecazioni
contro lo stato ladro e il padrone sfruttatore.
Tutto il repertorio insomma.
Lo stratagemma di ambientare il libro nel 2001
serve solo per infilarci, assolutamente a casaccio, il crollo delle torri gemelle
a New York.
Dopo cento pagine hai fatto conoscenza con tutti i protagonisti e già sai
come andranno a finire le loro storie.
Vi risparmio i "colpi di scena" perchè non è mia abitudine spoilerare alcunchè
ma vi assicuro che in giro ci sono mille e più libri che meritano la vostra attenzione.
Risparmiate soldi e tempo e dedicatevi a qualcosa di più originale e coinvolgente.

Voto : 2/5




venerdì 29 novembre 2013

HARDCORE SUPERSTAR @ ALCATRAZ, MILANO 17/11/2013



Tutte le volte che il combo scandinavo cala sul suolo italico è, per me,
un appuntamento irrinunciabile.
Con quello di questa sera siamo a quattro concerti visti in meno di due anni e mezzo.
Il motivo di questa costanza è presto detto.
Gli Hardcore Superstar sono attualmente la miglior live band in campo
sleaze-rock metal.
Sensazione confermata ancora una volta con una prestazione che definire travolgente è poco.
Questo è il tour di "C'mon take on me" e l'ultimo cd (bello ma non imprescindibile) è
ben rappresentato da tre pezzi: One more minute, Long time no see e, naturalmente,
il singolo Above the law.
Per il resto una scaletta senza troppe sorprese. I pezzi da novanta ci sono tutti o quasi.
Dopo la consueta breve intro, Moonshine mette subito le cose in chiaro.
Questa sera non si fanno prigionieri.
La band, immutata da qualche anno, è rodata alla perfezione e quando in formazione
hai un cantante come Jocke Berg, sicuramente fra i live performer migliori della sua
generazione, è gioco facile vincere la partita.
Senza dimenticare Adde dietro le pelli e uno scatenato Vic Zino alla sei corde.
Insomma ogni cosa al posto giusto e il divertimento è assicurato.
Per quanto mi riguarda i momenti migliori di questa fantastica serata sono stati
durante l'esecuzione di Guestlist, Dreamin' in a casket e la vecchia Someone Special.
Discorso a parte meritano l'hit Wild Boys, che scatena il delirio tra i fans, e i tre pezzi del bis.
Run to your mama vede protagonista assoluto il buon Jocke che accompagnato solo
dalle note (registrate?) di un piano sciorina una prestazione da brividi.
Durante Last call for alcohol il consueto e simpatico siparietto con l'arrivo di una
trentina di fans scatenati sul palco a intonare l'irresistibile chorus e a godere dei
chupitos gentilmente offerti dalla band.
Il finale, inevitabilmente, non può che essere sancito dall'incredibile
We don't celebrate sundays ('Cause I'm full of lust!!!)
Un hit single a ventiquattro carati che scatena un pogo selvaggio
e rappresenta la degna conclusione di un concerto con i fiocchi.
Non so voi ma io sto già facendo il conto alla rovescia aspettando
il giorno in cui gli Hardcore Superstar torneranno a trovarci.


  1. This Worm's For Ennio
  2. Moonshine
  3. One More Minute
  4. Kick On The Upperclass
  5. My Good Reputation
  6. Into Debauchery
  7. Guestlist
  8. Long Time No See
  9. Dreamin' In A Casket
  10. Wild Boys
  11. Someone Special
  12. Above The Law
  13. Encore:
  14. Run To Your Mama
  15. Last Call For Alcohol
  16. We Don't Celebrate Sundays




martedì 12 novembre 2013

UP & DOWN


Finalmente online il videoclip ufficiale del singolo "Up & Down".
Primo estratto dal lungamente atteso nuovo cd di Bepi & The Prismas
intitolato "Sp8".

venerdì 8 novembre 2013

CHI E' IL BEPI ?






Il Bepi (Tiziano Incani) nasce a Lovere (BG) il 2 giugno 1974.
Da sempre appassionato musicista, da giovane partecipa al festival di Castrocaro e ad Accademia Sanremo. In quegli anni fa un po' di tutto. Attore in una puntata di Un posto al sole, barzellettiere a La sai l'ultima, cabarettista a Odeon tv. Ma la musica rimane il suo vero grande amore.
Incide tre album di puro cantautorato (De Gregori, Conte, De Andrè).
La svolta avviene quando Tiziano decide di fare Il Bepi al 100%.
Parodia del bergamasco un po' rozzo e ignorante super tifoso dell'Atalanta. Pubblica un mini cd di 4 pezzi tra i quali il Bepi Jouer (variante orobica del famoso pezzo di Cecchetto) e Massimo Carrera che sulla musica di Maledetta Primavera di Loretta Goggi si trasforma in un'ode al vecchio ex capitano dell'Atalanta.
A Bergamo e provincia non si parla che di lui.
Da allora una decina di album tra inediti e raccolte, due dvd e centinaia di concerti.
In questi dieci anni la parte goliardica degli esordi, con parrucca bionda e testi al limite del thrash, ha lasciato spazio al musicista e cantautore maturo e completo. Canzoni come Pase Zo (sulle morti bianche al lavoro), Sta al mont adess, Ol gir de coregn, Gleno (dal cd omonimo, omaggio alla tragedia della diga avvenuta nel 1923) sono veri e propri capolavori.
Per alcuni simile a Vandesfroos per il cantato in dialetto e lo spirito "folk" ironico, il Bepi si caratterizza per una maggiore completezza e varietà di stili. Nei suoi pezzi c'è davvero di tutto. Rock, metal, folk, country, bluegrass...

Il 10/11 al Live di Trezzo presentazione del suo nuovo Cd intitolato "Spot".

Discografia:

Bepi & Friends     
Nömer Dù     
Fò de cover – Laiv in berghem 2005     
S3NU’ (Strinù) 
Mé sto bé po' a ché     
4el? (Quat érel?)  
5 ar! (Si' Car!)  
Mé rèste ü bergamàsch  
Gleno  
Ca7 
Spot


ALTRE NOTIZIE LE POTETE TROVARE SUL SITO

www.Ilbepi.com

mercoledì 6 novembre 2013

CYCLOPS






Forse l'ho già scritto. Non sono un fan scatenato di Clive Cussler e dei suoi libri "pirotecnici".
Dei suoi 8500 libri credo di averne letti 4 o 5.
Devo ammettere però che se siete amanti delle storie alla James Bond - Jason Bourne,
Cussler è lo scrittore che fa per voi.
Ho iniziato a leggere questo libro a fine vacanza e in due giorni 300 pagine sono volate
in un lampo. Poi, per motivi di lavoro, l'ho accantonato e solo adesso sono riuscito a finirlo.
Il protagonista è sempre lui: Dirk Pitt.
L'alter ego dello scrittore, protagonista di quasi tutti i suoi romanzi.
Un eroe senza macchia e senza paura che affronta mille avventure e diecimila nemici per
recuperare tesori sommersi e meraviglie nascoste.
Per darvi un'idea, in questa storia il prode Dirk "frena" un dirigibile con la sola forza delle mani,
scappa da Cuba a bordo di una vasca da bagno a motore (si, avete letto bene), affronta
soldati russi e cubani uscendo vincitore.
La storia è semplice.
Pitt e i suoi soci devono sventare un'attentato a Fidel Castro (siamo a metà degli anni '80 in piena
Guerra Fredda).
I terroristi impegnati nell'opera hanno intenzione di distruggere L'Avana e tutti i suoi abitanti.
Chi può fermarli? Dirk Pitt!
Io mi sono divertito, voi fate come volete.
Libro consigliato agli appassionati di Ludlum, Rollins, Berry e compagnia scrivente.

Voto : 4/5





domenica 8 settembre 2013

LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT



"La verita' sul caso Harry Quebert" è, indiscutibilmente,
l'evento letterario dell'anno.
Certo, direte voi, Dan Brown e Hosseini hanno venduto molte più
copie di quanto non abbia fatto Joel Dicker.
Ma quelli erano successi annunciati, accompagnati da un battage pubblicitario
senza precedenti e senza limiti.
Il successo di Dicker sta proprio nell'avere conquistato i suoi lettori,
uno dopo l'altro, solo e soltanto con la magia del passaparola.
Quando capita una cosa del genere in un mercato stagnante come
quello del libro significa una cosa sola: siamo davanti ad un ottimo lavoro.
I soliti criticoni (colleghi invidiosi o snob senza arte nè parte) hanno già
bollato questo romanzo come un'operetta da quattro soldi, senza valore
e al livello di un qualsiasi Harmony.
Io posso dire che quando ti divori 800 pagine in tre o quattro giorni
(come capitato a me e a molti miei conoscenti)
vuol dire che l'obiettivo è stato raggiunto.
Non siamo di fronte al nuovo capolavoro della letteratura mondiale
questo sia chiaro.
Nemmeno si tratta del romanzo più originale di sempre.
Per darvi un'idea siamo tra "Lolita" di Nabokov e "I segreti di Twin Peaks"
del grande David Lynch.
Niente di nuovo quindi eppure la storia prende fin dall'inizio ed è impossibile
smettere di leggere trascinati dalla voglia di scoprire chi ha ucciso
la quindicenne Nola Kellergan.
Il protagonista, lo scrittore Marcus Goldman, è chiaramente l'alter-ego
di Joel Dicker. Uno scrittore famoso che ha trionfato con il suo primo libro
e si trova ora alle prese con il blocco dello scrittore, angosciato dalle incredibili
aspettative che il pubblico ha riversato su di lui.
Per tentare di risolvere il problema chiede aiuto al suo vecchio mentore,
lo scrittore di successo e professore universitario Harry Quebert.
La situazione si complica quando nel giardino di Quebert viene trovato
il cadavere di Nola Kellergan, la ragazzina scomparsa trentacinque anni prima senza lasciare traccia.
Inevitabili le accuse a Quebert di essere l'assassino della giovane.
Da questo momento in poi, in un susseguirsi continuo di flashback,
Goldman farà di tutto per cercare le prove dell'innocenza del suo amico.
Una girandola di personaggi e di fatti portano alla luce episodi accaduti
tanti anni prima e sui quali più di qualcuno avrebbe preferito mantenere il silenzio assoluto.

Voto : 5/5










mercoledì 3 luglio 2013

UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA



E venne il giorno...
Dopo due anni e mezzo di delusioni e 46 (un numero un destino)
Gran Premi senza vittorie, Valentino Rossi torna sul gradino più alto del podio.
Lo fa sulla pista olandese di Assen, una delle più prestigiose del mondo.
Serviva come il pane questa vittoria.
In primis a lui, naturalmente, che vedeva avvicinarsi
la fine di una gloriosa carriera inanellando sconfitte in serie.
Serviva alla Yamaha che, con Lorenzo in gara nonostante una frattura alla clavicola
(alla fine è arrivato quinto.... eroico!), sperava nel "dottore" per togliere qualche
punto ai rivali della Honda.
Ma, soprattutto, serviva alle "vedove" di Rossi.
Quelli che senza i suoi trionfi non sanno di cosa parlare, non vendono giornali e
vedono calare drammaticamente l'audience in tv.
Incredibili i commenti post-gara. Quasi nessuno si è soffermato sul fatto che la
vittoria sia arrivata in una gara con due dei piloti più forti fratturati
(Lorenzo e Marquez) e il terzo (Pedrosa) che, come spesso è accaduto in carriera,
vince le gare "inutili" e perde quelle fondamentali.
Tutti a celebrare il ritorno del "fenomeno" e silenzio assoluto su tutto il resto.
Ricordo chi, a inizio stagione, diceva che Rossi, in sella alla Yamaha,
sarebbe tornato a dominare e avrebbe vinto il mondiale.
Erano in tanti.
Ora che siamo quasi a metà stagione, Valentino è in quinta posizione
a cinquanta punti dal leader Pedrosa, a quaranta dal suo compagno di squadra
Lorenzo e a trenta dall'esordiente Marquez.
Dietro, addirittura, al britannico Crutchlow che corre su una moto clienti.
Per questo motivo aspetterei almeno altre tre o quattro gare per capire
se Rossi sia tornato davvero il numero uno come giurano i suoi tifosi o se, come credo io,
si sia trattato solamente di un fuoco di paglia condizionato da eventi fortuiti.
Un'ultima cosa: io non sono contro Rossi.
Credo sinceramente che sia stato il miglior pilota di sempre ma sono altrettanto convinto
che negli ultimi cinque anni Lorenzo, Stoner e persino Pedrosa,
siano stati più forti di lui.







A VISO COPERTO



Riccardo Gazzaniga è un poliziotto, un celerino, un sindacalista.
Riccardo Gazzaniga è, anche, uno scrittore.
A viso coperto è il suo romanzo d'esordio.
Un esordio coi fiocchi.
Si potrebbe parlare, quasi, di autobiografia e non si andrebbe troppo lontano
dalla realtà. Tra i protagonisti del libro c'è Nicola Vivaldi, poliziotto e aspirante scrittore
ed è inevitabile immaginare Gazzaniga mentre sceglie il suo alter-ego.
I fatti narrati ripercorrono le vicende di un gruppo di ultras e di alcuni celerini
della polizia di Genova.
Uomini che, per scelta o per dovere, si affrontano nelle strade
intorno allo stadio di Marassi.
Un libro scritto da chi questi fatti li conosce alla perfezione per averli vissuti
in prima persona.
La bravura di Gazzaniga sta nel non ergersi a giudice bensì di
limitarsi a descrivere le vite di questi ragazzi che si assomigliano fra loro più
di quanto possano immaginare.
Con un linguaggio crudo e diretto l'autore ci trascina nel vivo dell'azione
ed è davvero difficile non farsi coinvolgere dalle vicende narrate.
Un libro consigliato a tutti quelli che odiano i pregiudizi.

Voto : 4/5








giovedì 20 giugno 2013

KISS @ FORUM ASSAGO 18/06/2013


Sono le 21 in punto quando le luci del Forum si spengono e parte il "claim"
più famoso della storia del rock:

YOU WANTED THE BEST ? YOU GOT THE BEST ?
THE HOTTEST BAND IN THE WORLD..... KISS !!!

Da quel momento, e per due ore filate, è l'apoteosi assoluta.
Musica, botti, fuochi, coriandoli...
Un copione studiato alla perfezione che si ripete da oltre quarantanni e,
nonostante questo, sempre attuale.
Non un semplice concerto bensi' un vero e proprio circo
dai mille colori e dalle innumerevoli attrazioni.
Chitarre sputa-fuoco, musicisti che volano sulle teste dei presenti
o vengono innalzati fino al tetto della struttura, pyros e ed effetti scenici a non finire.
Impossibile descrivere in poche righe tutto quello che accade
durante uno spettacolo dei Kiss.
Gene Simmons e Paul Stanley, varcata la soglia dei sessantanni,
sono ancora due "macchine da guerra" che non temono alcun rivale.
Il carisma e la presenza scenica non sono doti che si comprano al supermarket;
in Gene e Paul queste qualità sono innate e presenti in quantità industriale.
Da qualche anno la formazione del "bacio" si è stabilizzata con l'ingresso
in formazione del chitarrista Tommie Thayer (ex roadie della band) e
del batterista Eric Singer.
Due musicisti di livello assoluto che ricoprono alla perfezione il ruolo
a loro assegnato dai due leader;
ottime spalle dei protagonisti Gene e Paul, la giusta visibilità
ma senza esagerare :-)
E la musica? Direte voi...
Tranquilli, di quella ce n'è in abbondanza ed è di ottima qualità.
Non si resta per quarantanni sulla cresta dell'onda solo grazie
a qualche fuoco pirotecnico e un abbondante face-painting.
Dall'opener "Psycho circus" (Welcome to the show!)
alla conclusiva "Black diamond" passando per la famosissima
e cafonissima "I was made for lovin' you",
è tutto un susseguirsi di hit storiche e classici immortali.
Impossibile restare immobili durante l'esecuzione
di canzoni del calibro di "I love it loud", "Deuce", "Detroit rock city",
"Shout it out loud".
Sfido chiunque a non cantare a squarciagola i chorus di "Love gun" e,
soprattutto, "Rock n roll all nite".
Sarà davvero un brutto giorno quello in cui questi mostri sacri
decideranno di appendere gli strumenti al chiodo.
Come dice giustamente il buon vecchio Gene:
ogni cosa ha una sua fine.
Per i Kiss, e per i loro fans, questo momento potrebbe non essere lontano.
Il consiglio spassionato è di andarli a vedere ogni volta che passeranno
dalle vostre parti!


- Psycho circus
- Shout it out loud
- Let me go rock n roll
- I love it loud
- Hell or hallelujah
- War machine
- Heaven's on fire
- Deuce
- Say yeah !
- Shock me / Outta this world
- God of thunder
- Lick it up
- Love gun
- Rock n roll all nite
- Detroit rock city
- I was made for lovin' you
- Black diamond.





VENEZIA-MONZA 3-2





Non pensavo di poter stare così male per una sconfitta del Calcio Monza.
La partita contro il Venezia che ha sancito per la squadra brianzola
la permanenza in Lega Pro 2 è l'ennesima delusione di una storia centenaria e
un boccone davvero amaro da mandare giù.
Fin dall'inizio la stagione si presentava difficile.
Le solite vicissitudine societarie, una squadra fatta al novanta per cento
da giovani alla prima esperienza in categoria e, soprattutto, i sei punti
di penalizzazione (ingiusti) per una vicenda dai risvolti ancora oscuri.
Nonostante questi problemi la squadra ha iniziato una cavalcata irresistibile
trascinata dai colpi di genio del fenomeno Andrea Gasbarroni
(cosa ci faccia un giocatore del genere in C2 è un mistero che non si
riesce a spiegare).
Al termine di un campionato vinto sul campo per il totale dei punti fatti,
il Monza, a causa della penalizzazione, ha dovuto affrontare i playoff.
La semifinale contro il Bassano non ha presentato particolari problemi
e la doppia vittoria nei due incontri ha evidenziato la supremazia dei biancorossi.
Stessa supremazia si è avuta anche nel confronto contro i lagunari
dominati per 170 minuti su 180.
Il pari dell'andata lasciava al Monza un solo risultato utile per garantirsi la promozione.
Il 2-1 a cinque minuti dal termine era la naturale conseguenza di quello che si è visto
sul campo neutro di Portogruaro.
Ma il dio del calcio, beffardo e dispettoso come non mai, era in agguato.
Dal possibile trionfo si è passati in cinque minuti al dramma sportivo.
Un finale incredibile al termine di una stagione da protagonisti assoluti.
Ripartiamo insieme.
FINO ALLA FINE, IL CALCIO MONZA!

venerdì 31 maggio 2013

INFERNO



Dan Brown ha colpito ancora !
Non pago dei trionfi mondiali riscossi con "Il codice da Vinci" e
"Angeli e Demoni" (e film relativi...); e nonostante il mezzo passo falso
de "Il simbolo perduto", l'autore americano scrive il suo miglior romanzo.
Gli ingredienti sono quelli soliti delle sue opere.
Misteri, simboli da decifrare, piste da seguire, una grande "Caccia al tesoro".
Anche il protagonista è sempre lui: il Professore Robert Langdon, studioso di simbologia.
Come mai si trova in un ospedale di Firenze? Perchè non ricorda nulla di
quello che gli è accaduto nei due giorni precedenti? Chi ha tentato di ucciderlo?
Partendo da queste semplici, se pur inquietanti domande, Langdon si trova a vagare per
la città toscana accompagnato dalla Dottoressa Sienna Brooks, l'unica persona che,
pare, abbia a cuore la salute del Professore.
Le tracce da seguire rimandano, di continuo, alla Divina Commedia di Dante
e in particolar modo al suo "Inferno".
I parallelismi tra il capolavoro dantesco e le dis-avventure che capitano a Langdon
sono molteplici e tocca a lui, naturalmente, svelare i molti intrighi e trabocchetti
che gli capitano davanti. Tra morti misteriose e indizi nascosti Dan Brown
ci travolge con un'avventura che lascia senza fiato.
Ma non solo. Questa volta l'autore ci pone dei quesiti e senza dare una risposta
ci mette davanti a una, ipotetica, scelta.
Se tu potessi con un solo gesto eliminare metà della popolazione mondiale lo faresti?
Certamente no! Ma se ti dicessero che compiendo quella scelta salveresti
l'altra metà e l'intero genere umano?
Adesso la risposta non è più così scontata....
Il vero colpo di genio dello scittore è che in questa opera non c'è il cattivone di turno
o i soliti, stereotipati, assassini senza scrupoli.
Non vorrei dilungarmi troppo per non svelare nessuno dei misteri del libro.
Due sole critiche per quello che mi riguarda:
1) la relativa semplicità degli enigmi proposti. Con un pò di attenzione si capisce presto
    dove l'autore voglia andare a parare;
2) in certi frangenti (soprattutto nella parte, cospicua, ambientata a Firenze) sembra di
    essere alle prese con una guida turistica. Io a Firenze ci sono stato, mi piace e certe
    descrizioni non mi hanno infastidito più di tanto ma è vero che a volte risultano eccessive.
In definitiva, un ottimo lavoro che conferma Dan Brown come leader indiscusso del genere.
Astenersi dalla lettura intellettualoidi e snob vari.

Voto : 5/5




domenica 26 maggio 2013

mercoledì 22 maggio 2013

LA PROMESSA



Bel film diretto da Sean Penn e con un cast stratosferico.
Tratto da un romanzo breve (che ho avuto la fortuna di leggere pochi mesi fa)
del drammaturgo svizzero Durrenmatt è un drama-thriller
di ottimo livello sorretto da una storia affascinante e un protagonista
assoluto come l'istrionico Jack Nicholson.
Se la vicenda nel romanzo originale era ambientata in Svizzera negli anni 50,
Sean Penn (qui in veste unica di regista) ha deciso di attualizzarla e trasportarla
fra le montagne del Nevada.
Non ci sono altre differenze rilevanti con il libro.
Un serial killer di bambine bionde deve essere fermato.
Quando viene arrestato un indiano (interpretato magistralmente da Benicio del Toro)
mentalmente disturbato e reo confesso il caso sembra chiuso.
Il sospettato si suicida e nessuno tra gli agenti vuole ritornarci sopra.
Nessuno tranne Jerry Black (Nicholson) poliziotto, in pensione da pochi giorni,
convinto che il vero assassino sia ancora in giro.
Naturalmente ha ragione lui ma come fare a dimostrarlo?

Voto : 3/5



31



Un altro campionato è finito.
Un altro scudetto della Juve.
Tempo di bilanci.
Potevo scrivere questo post qualche settimana fa all'indomani della vittoria contro il Palermo
che ha sancito l'ennesimo trionfo bianconero.
Ma c'erano ancora due partite e molti record da raggiungere.
Complice un naturale senso di appagamento post-vittoria e il sacrosanto turn over
applicato da Mister Conte per dare spazio ai giocatori meno utilizzati durante la stagione,
i record non sono arrivati.
Resta enorme la gioia per il trentunesimo titolo.
Chi mi conosce sa che quest'anno, a differenza dello scorso, ho deciso fin da settembre di non
commentare le partite di campionato della Juventus. In primis per dare più spazio
agli incontri di Champions League (sogno proibito di questa stagione) e poi
perchè nei miei pensieri lo scudetto lo avremmo vinto con una decina di punti di vantaggio.
Capirete che con una convinzione del genere non avrei avuto lo stimolo necessario
e il giusto entusiasmo per commentare le partite.
Troppo superiore la squadra bianconera per non conseguire l'obiettivo prefissato.
Con questo non voglio dire che sia stato facile o che non sia stato bello.
Anzi, se lo scorso anno fu il titolo della sorpresa e dell'entusiasmo,
ri-vincere da favoriti ha significato affermare la propria forza senza se e senza ma.
Non voglio dilungarmi più di tanto perchè, da buon juventino, sono già proiettato
al prossimo anno e ai futuri successi ma mi sembra doveroso sottolineare quali,
a mio avviso, siano stati i principali artefici del bis.
Il primo nome da fare non può che essere quello di Antonio Conte.
Il nostro Mister, il vecchio Capitano, il nostro Condottiero.
Non pago del trionfo al primo tentativo ha martellato a dovere i ragazzi
rammentando di continuo un concetto fondamentale:
vincere può capitare a chiunque, ri-vincere lo sanno fare solo i campioni.
Con una squadra praticamente immutata (dei nuovi arrivati, soltanto Asamoah, Giovinco e Pogba
hanno visto il campo con continuità) e con l'impegno della Champions League,
non era facile trovare i giusti stimoli e mantenere la concentrazione per nove mesi.
La squadra lo ha fatto e il merito non può che essere di Conte.
Sul campo la chiave è stata, ancora una volta, la granitica difesa che si è confermata
punto di forza assoluto. Se togliamo le ultime due, inutili, partite la retroguardia
bianconera ha subito soltanto 20 reti. Inutile parlare ancora di quanto siano forti
Buffon e Barzagli, mi preme di più sottolineare lo stupendo campionato giocato da
Leonardo Bonucci. Giocatore criticato a dismisura e oltre i suoi demeriti nei primi mesi
da juventino, ha raggiunto un livello di maturità incredibile che associato al suo carattere
spavaldo e alle indubbie doti tecniche lo hanno fatto diventare uno dei migliori centrali europei.
A centrocampo troviamo il protagonista assoluto e principale artefice di questo scudetto:
Arturo Vidal !
Se l'anno scorso fu Pirlo a prendere la bacchetta e dirigere le danze,
quest'anno è stato il cileno a suonare lo spartito nel modo migliore.
Centrocampista di lotta e di governo il nostro Guerriero si è confermato anche come
marcatore di reti importanti e rigorista, quasi, infallibile.
Le noti dolenti, purtroppo, anche questa volta arrivano dall'attacco.
Una squadra come la Juventus (tra le prime 6-8 d'Europa) deve avere una punta adeguata.
Anche quest'anno, soprattutto in Champions League, abbiamo avuto la conferma che non è così.
Massimo rispetto per i ragazzi che si sono alternati nel reparto offensivo ma gli attaccanti
della "mia" Juve devono essere giocatori come Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic....
Per i primi due non si può tornare indietro ma l'ipotesi di un Ibra nuovamente in bianconero
non mi dispiace per niente.
Ritengo impossibile l'arrivo di gente come Messi, Ronaldo, Falcao, Cavani, Suarez.....
detto ciò la soluzione Ibra mi sembra, nettamente, la migliore.
Non dimentico l'arrivo del basco Llorente; ottimo giocatore ma certamente non al livello
dei nomi sopra citati.
Resta da capire il progetto della società. Se il target è quello di vincere il terzo titolo di fila
(cosa mai successa nella storia centenaria del club se escludiamo il "quinquennio")
e riconfermarsi nelle prime otto d'Europa c'è poco da intervenire.
Llorente, il rientro (si spera) di Pepe e qualche rincalzo adeguato bastano e avanzano.
Ma se si vuole tentare la conquista della Coppa dalle grandi orecchie è inevitabile
l'acquisto di un Top Player in attacco e un esterno di livello assoluto che prenda il posto
da titolare di Asamoah.




ANELKA : S.V.
ASAMOAH : 6,5
BARZAGLI: 9,5
BENDTNER : S.V.
BONUCCI : 9
BUFFON : 8,5
CACERES : 7
CHIELLINI : 7,5
DE CEGLIE : 5
GIACCHERINI : 7
GIOVINCO : 6
ISLA : 5
LICHTSTEINER : 7
MARCHISIO : 8
MARRONE : 6,5
MATRI : 7
PADOIN : 6,5
PELUSO : 6
PEPE : S.V
PIRLO : 8
POGBA : 7,5
QUAGLIARELLA : 7
STORARI : 6,5
VIDAL : 9,5
VUCINIC : 7

CONTE : 10 +



martedì 23 aprile 2013

FOLKSTONE TOUR 2013

                                                    FOLKSTONE IN TOUR!!!!


 
 
 
 
 
È iniziato da pochissimi giorni il nuovo e lunghissimo tour estivo dei FOLKSTONE che segue l’uscita del dvd  “Restano i Frammenti” (Folkstone Records/Audioglobe) e  che porterà la band in moltissime località italiane e estere.

Non perdete l’occasione di vedere questa fantastica band live!

20 Aprile - Busto Arsizio (Va) Malpensa Fiere

26 Aprile - Roma  Orion CLub

27 Aprile - Levico (TN) Palasport

1 Maggio - Russi (Ravenna)  Piazza

3 Maggio - Spirano (Bg) Festa Birra

25 Maggio - Berzo Inferiore (Bs)  Festa Birra

30 Maggio -  Orio al Serio - Festa Birra

31 Maggio - Piombino Dese (PD) Porco Rock

1 Giugno - Cuasso al Monte (Va)  Terra insubre Festival

21 Giugno – San Giovanni di Casarsa (Pordenone) Festa Birra

26 Giugno - San Paolo D'Argon (BG) Festa Birra

28 Giugno – Cà Degli Oppi – Oppeano - Verona Festival

29 Giugno - Livraga (Lo) Festa Birra

30 Giungo Erba (Co) -Festival

5 Luglio Cagli (PU) Piazza

6 Luglio Trezzo (MI) Fantasy Festival

11 Luglio Vicenza Ferrock

12 Luglio AMBRIA music Festival

13 Luglio Borno (BS) – Palio di San Martino (Set Acustico)

14 Luglio Borno (BS) – Palio di San Martino (Set Acustico)

20 Luglio Asti Musica

26 Luglio Polonia

27 Luglio - Lituania festival

29 Luglio - Monaco di Baviera festival

3 Agosto Castellaro di Serra San Quirico (An) Piazza

10 Agosto – Chiaromonte (Potenza) Agglutination festival

18 Agosto Volterra set Acustico

20 Agosto Marina di Altidona (FM)

22 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

23 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

24 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

25 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

30 Agosto – Trescore Balneario Festival

14 Settembre – Savignano sul Panaro Modena (Set Acustico)

15 Settembre – Savignano sul Panaro Modena (Set Acustico)

26 Ottobre – Moncalieri Torino  Audiodrome Live Club
 

mercoledì 17 aprile 2013

AVANTASIA @ ALCATRAZ, MILANO 16/04/2013



Ragazzi che concerto ! ! !
In circa 25 anni di "carriera" ne ho visti ben più di cento
ma quello di ieri sera entra nella mia Top Ten di sempre.
In un Alcatraz mai visto così pieno (sold-out?)
Tobias Sammet, leader degli Edguy e deus ex machina del progetto Avantasia,
ha offerto uno show spettacolare e impeccabile sotto ogni punto di vista.
Chi volesse approfondire la genesi e la storia di "Avantasia" è pregato
di rivolgersi a wikipedia :-)
Io cercherò di raccontarvi cosa ho provato in tre ore e venti minuti
(si, avete letto bene, 3 ore e 20 minuti!) di spettacolo e musica.
Forti di sei album in carriera (esclusi mini, live e dvd) e con l'ultimo
"Mistery of time" fresco di stampa, non è stato difficile per il buon Tobias
trovare un numero adeguato di canzoni da proporre on stage.
E' un vero peccato che, data la particolarità del progetto, non tutti gli
ospiti presenti sui cd degli Avantasia abbiano potuto partecipare a questo tour.
Parliamo di gente come Alice Cooper, Klaus Meine degli Scorpions,
Eric Singer dei Kiss, Biff Byford dei Saxon, Andrè Matos, Jorn Lande....
e mille altri impossibili da ricordare tutti.
Poco male, gli artisti di questa sera bastano e avanzano.
Non fanno rimpiangere gli assenti e anzi li sostituiscono alla perfezione.
I cantanti presenti all'appello sono Ronnie Atkins (vocalist dei Pretty Maids),
Bob Catley (storico singer dei Magnum), Eric Martin dei Mr Big (si, quelli
dell'hit planetaria "To be with you") e, dulcis in fundo,
Sua Maestà... Michael Kiske !
L'ex-singer degli Helloween si è confermato di un altro pianeta.
Un fuoriclasse assoluto.
Stiamo parlando di uno dei più influenti cantanti nella storia dell' heavy-metal
e oggi, nonostante gli anni e i chili di troppo, abbiamo avuto
l'ennesima dimostrazione della sua bravura e del suo carisma.
Non voglio dilungarmi sull'analisi track-by-track (24 canzoni!)
ma per i feticisti di youtube che volessero recuperare qualche filmato dell'evento
mi sento di consigliare tutti gli estratti dal primo cd ("Reach out for the light",
"Breaking away", "Farewell", la conclusiva "Sign of the cross" e, naturalmente,
"Avantasia"); quel "The metal opera part 1" che ancora adesso, a dodici anni
dalla sua uscita, resta il capolavoro assoluto di Mister Sammet e uno dei
dieci-quindici album metal più belli di tutti i tempi.
Non ci sono pause e non ci sono cali di tensione, nè di qualità,
per tutta la durata del concerto ma se volete altri picchi della serata citerei
la ballad "Sleepwalking" in duetto con la bella e brava Amanda Somerville,
l'epica "The seven angels" e la iper-melodica (praticamente pop) "Lost in Space",
a tutt'oggi l'unico brano della, ormai lunga, carriera di Tobias ad essere entrato
nelle prime dieci posizioni delle charts tedesche.
Certo che viviamo in un mondo ben strano......
Direi che può bastare così.
Potrei scrivere un libro raccontando tutte le emozioni provate
ma chi era presente sa benissimo di cosa sto parlando e chi non c'era...
beh, peggio per lui :-)
Uno show epico e memorabile.

In conclusione mi sembra doveroso citare i fantastici musicisti
che stanno accompagnando Tobi in questa avventura:

Thomas Rettke - Lead and backing vocals
Amanda Somerville - Lead and backing vocals
Sascha Paeth - Guitars
Oliver Hartmann - Guitars, Lead and backing vocals
Michael "Miro" Rodenberg - Keyboards
Andre Neygenfind
Felix Bohnke - Drums






         Also Sprach Zarathustra (Theme from 2001 A Space Odyssey)
  1. Spectres
  2. Invoke the Machine
  3. Black Orchid
  4. Reach Out for the Light
  5. Breaking Away
  6. The Story Ain't Over
  7. The Great Mystery
  8. Scales of Justice
  9. What's Left of Me
  10. Promised Land
  11. Sleepwalking
  12. The Scarecrow
  13. Stargazers
  14. Farewell
  15. Shelter from the Rain
  16. In Quest For
  17. The Wicked Symphony
  18. Lost in Space
  19. Savior in the Clockwork
  20. Twisted Mind
  21. Dying for an Angel
  1. The Seven Angels
  2. Avantasia
  3. Sign of the Cross   
  4.  

venerdì 12 aprile 2013

JUVENTUS - BAYERN 0-2



Dopo la debacle dell'andata serviva l'impresa epica ma era francamente impensabile
l'idea di capovolgere la situazione.
Lo sostengo da settembre: in Italia questa Juve non ha rivali ma in Europa non siamo
nelle prime quattro e senza sorteggi favorevoli non saremmo arrivati alle semifinali.
Detto fatto. Barca, Real e Bayern Monaco sono, al momento, una spanna sopra
e il doppio confronto contro lo squadrone teutonico non ha fatto altro che confermarlo.
Certo, avessimo affrontato Galatasaray, Malaga o Psg potevamo pure entrare
tra le prime quattro ma non sarebbe stato il nostro reale valore.
Neanche per un minuto si è avuta la sensazione di poter passare il turno.
Tutt'altra partita rispetto all'andata (e ci mancava pure...) ma il Bayern non è mai andato
in difficoltà. Magari con un episodio fortuito si poteva accendere la miccia ma
sono convinto che non ci sarebbe stata comunque storia.
Batoste del genere servono per capire che a certi livelli non basta il gioco
e lo spirito di squadra. In una squadra ottima come questa Juve servono
due o tre fuoriclasse per fare il definitivo salto di qualità.
Con tutto il rispetto per questi giocatori che da due anni ci fanno esultare ed esaltare
non puoi presentarti ad un appuntamento del genere con Padoin e Asamoah
sugli esterni e Vucinic/Quagliarella/Matri/Giovinco in attacco.
Se poi ci arrivi con due campioni come Pirlo e Marchisio in condizioni fisiche
scadenti capisci che neanche un miracolo potrebbe salvarti.
Inutile dilungarsi sull'andamento dell'incontro; un discreto primo tempo dei ragazzi
ma senza grandi occasioni. Nella seconda frazione il Bayern rompe gli argini
e, cosciente di non correre alcun rischio, affonda.
Prima un palo di Robben e poi la rete di Mandzukic fanno capire che la festa,
per noi, è finita. Solo per gli almanacchi il 2-0 di Pizarro al novantesimo.
Se ne riparla l'anno prossimo.
Se si vuole tentare di vincere questa coppa per noi stregata
sono necessari almeno tre-quattro innesti di valore assoluto.
Un esterno sinistro (Tipo Cole, Coentrao, Kolarov) e due punte degne di
questo nome (uno tra Falcao, Cavani e Suarez) sono indispensabili.
Grazie comunque a tutti i ragazzi e a Mister Conte per le gioie di questi due anni.
Adesso andiamo a prenderci il trentunesimo scudetto!!!

BUFFON : 6,5
BARZAGLI : 6
BONUCCI : 6,5
CHIELLINI : 6
ASAMOAH : 5
MARCHISIO : 4
PADOIN : 6
PIRLO : 5
POGBA : 5,5
QUAGLIARELLA : 5
VUCINIC : 5,5

GIACCHERINI : S.V.
ISLA : S.V.
MATRI : S.V.



UNBREAKABLE


Questo album uscito nel 2004 fu una piacevole sorpresa per il sottoscritto.
Niente di clamoroso sia chiaro ma dopo l'orrendo "Eye II Eye", rilasciato
cinque anni prima, mi ero ripromesso di non ascoltare nient'altro
di quanto gli Scorpions avrebbero proposto in futuro per non cancellare
in modo definitivo le emozioni che il glorioso gruppo tedesco
mi aveva regalato nei primi anni della mia vita da "metallaro".
E invece "Unbreakable" si rivelò un buon lavoro; frizzante e carico
al punto giusto. Lo so anche io che gli scorpioni non indovinano una
hit planetaria dal 1991 ("Wind of change" of course, chi di voi non
l'ha fischiettata almeno una volta alzi la mano!) e difficilmente riusciranno
a scrivere una nuova "Dynamite" o un'altra "Still loving you" (una delle
5-6 migliori ballad di sempre a mio parere), ma in questo cd
le belle canzoni non mancano.
Le mie preferite sono l'opener "New generation", la ritmata "Love'em or leave'em",
"Deep and dark" e "My city, my town".
Non male nemmeno la seconda ballad presente "She said";
ben lontana dai capolavori del passato ("Holiday", "Always somewhere",
"When the smoke is going down", "Lady starlight"... devo continuare?)
ma decisamente superiore alla scialba e prevedibile "Maybe I, maybe you".
Non tutto in questo album fila alla perfezione ("Can you fel it" e "This time"
sono francamente bruttine) ma in definitiva ritrovammo una band storica
ancora in buona salute e capace di ripresentarsi a testa alta nell'affollato
mondo musicale dell'epoca.
Qualche filler in meno e un hit al livello dei pezzi storici
e si sarebbe gridato al miracolo.

Voto : 3/5


 

mercoledì 3 aprile 2013

BAYERN - JUVENTUS 2-0



Si chiude dopo 18 partite l'incredibile striscia europea senza sconfitte della Juventus.
Era nell'aria. Giocare a Monaco di Baviera contro una delle due-tre squadre
più forti del Vecchio Continente comporta qualche rischio.
Il problema vero è che non c'è stata partita.
Dopo trenta secondi, i bavaresi sono già in vantaggio.
Tiro da mille chilometri di distanza del giovane Alaba, lieve deviazione
di un difensore bianconero e Buffon battuto.
Inizio Shock!
Nonostante l'accaduto, i ragazzi sembrano in partita;
quindici-venti minuti discreti ma è una pia illusione.
I tedeschi diventano padroni assoluti del campo e potrebbero dilagare.
Troppi giocatori in serata negativa e quando i peggiori sono proprio
i campioni che tante volte ti hanno trascinato è un triste presagio.
Buffon sembra stordito dal gol a freddo, Mastro Pirlo perde più palloni
in una sera che in due anni da juventino, Marchisio non pervenuto.
Anche Barzagli, pilastro indiscusso e indiscutibile della squadra, sembra
disorientato. Non ricordo di averlo mai visto così in difficoltà.
Gran parte del merito va, naturalmente, allo squadrone tedesco ma
è chiaro che le colpe dei nostri sono evidenti.
Inevitabile chiedersi se Mister Conte abbia sbagliato qualcosa ma, dopo
una notte di riflessioni, la mia risposta è no.
Criticabile, per qualcuno, la scelta di Peluso ma, dopo aver visto l'Asamoah rientrato dalla
Coppa d'Africa, era l'unica soluzione possibile.
Vucinic non si allenava da una settimana e la coppia Matri-Quagliarella
solo tre giorni prima ci aveva regalato la vittoria contro la Prescrittese.
Il secondo tempo è un'agonia. Solo il Bayern in campo e l'obiettivo dei
ragazzi sembra quello di limitare i danni e portare a casa lo 0-1.
Niente di più sbagliato. La seconda rete arriva a metà tempo e, se pur condizionata
da un fuorigioco evidente e da un altro errore di Buffon (perchè, Gigi, perchè?),
è la naturale conseguenza della superiorità degli uomini di Heynckes.
A questo punto ti aspetti un briciolo di grinta in più, la voglia matta di cercare
un gol che possa mantenere viva la speranza per il ritorno.
Invece sono ancora i "crucchi" ad andare ripetutamente vicini alla terza marcatura.
Il 2-0 finale è da prendere con sollievo. Una batosta pesante e meritata
che poteva assumere dimensioni ben peggiori.
Una partita del genere non cancella di certo quanto di buono i ragazzi
di Conte hanno fatto in queste due stagioni, ma serve a capire che
se si vuole competere ad alti livelli in Europa bisogna intervenire adeguatamente.
La qualificazione alle semifinali è, a questo punto, compromessa ma
il calcio ci ha regalato spesso sorprese incredibili.
Sono sicuro che tra una settimana allo Juventus Stadium vedremo un'altra partita.
Chissà se basterà per il miracolo.


BUFFON : 5
BARZAGLI : 5
BONUCCI : 4,5
CHIELLINI : 6
LICHTSTEINER : 6
PELUSO : 5
MARCHISIO : 4
PIRLO : 4,5
VIDAL : 6,5
MATRI : 5
QUAGLIARELLA : 5

GIOVINCO : S.V.
POGBA : 5,5
VUCINIC : 6




VENDO VINILI


AC/DC Let there be rock 1977
ACCEPT I'm a rebel 1980
ACCEPT Metal heart 1985
ANTHRAX Fistful of metal 1983
ANTHRAX Among the living 1987
BON JOVI New Jersey 1988
EUROPE The final countdown 1986
HELLOWEEN Keeper of the seven keys part 1 1987
HELLOWEEN Keeper of the seven keys part 2 1988
IRON MAIDEN Piece of mind  1983
IRON MAIDEN Live after death - doppio live 1985
KING DIAMOND Abigail 1987
KING DIAMOND Them 1988
MALMSTEEN Y. J. Marching out 1985
MANOWAR Battle hymns 1982
MANOWAR Into glory ride 1983
MANOWAR Sign of the hammer 1984
MANOWAR Hail to England 1984
MANOWAR Fighting the world 1987
MANOWAR Kings of metal 1988
MERCYFUL FATE Melissa 1983
METALLICA Kill'em all 1983
METALLICA Ride the lightning 1984
METALLICA Master of puppets 1986
METALLICA Garage days re-visited - ep 1987
METALLICA …..and justice for all 1988
METALLICA "Black Album" 1991
MOTLEY CRUE Dr.Feelgood 1989
MSG One night at Budokan - live 1981
OZZY OSBOURNE Bark at the moon 1983
OZZY OSBOURNE The ultimate sin 1986
SAVATAGE Hall of the mountain king 1987
SCORPIONS In trance 1975
SCORPIONS Virgin killer 1976
SCORPIONS Tokyo tapes - doppio live 1978
SCORPIONS Taken by force 1978
SCORPIONS Lovedrive 1979
SCORPIONS Animal magnetism 1980
SCORPIONS Love at first sting 1984
SCORPIONS Savage amusement 1988
SCORPIONS Crazy world 1990
SKID ROW Skid row 1989
WHITE LION Pride  1987
WHITE LION Big game 1989

giovedì 28 febbraio 2013

IL GOL DI MUNTARI



Finalmente!
Proprio nei giorni in cui ricorre il primo anniversario di quella splendida giornata,
sono riuscito a leggere il "Libro dell'anno".
Un anno per comprarlo e due giorni per leggerlo.
Come mai ho aspettato tutto questo tempo per leggerlo?
Mi ero fatto l'idea che fosse un libro "burla". Un libro scritto da uno juventino
poco equilibrato per raccontare con ironia, magari buttandola in caciara,
uno degli scudetti bianconeri più incredibili di sempre.
Come ho fatto a leggere duecento pagine in meno di due giorni?
Semplice, il libro è bellissimo!
Prendendo spunto dall'ormai famigerato "gol di Muntari" che ha caratterizzato
il campionato di calcio 2011-2012, Massimo Zampini analizza e ricorda
lo scudetto più insperato e meritato nella gloriosa storia della Juventus.
Insperato perchè, forse per la prima volta in cento e passa anni,
la squadra bianconera non partiva con i favori del pronostico reduce,
come era, da due deludenti (eufemismo) settimi posti.
Meritato perchè 38 partite senza sconfitte in un campionato come quello
italiano sono una cosa inimmaginabile (e infatti è la prima volta che accade).
Un record difficile da eguagliare e impossibile da battere.
Non sono daccordo con lo scrittore quando lo definisce lo scudetto
più bello di sempre (per me il più bello resta quello del 5 maggio...),
ma è chiaro che dopo gli anni di Farsopoli (o Morattopoli o Pirellopoli...
chiamateli come volete) la vittoria del trentesimo scudetto (che significa 
terza stella) sembrava lontana nel tempo.
Anche questo è uno dei meriti del libro; ricostruire con dovizia di particolari
e qualche sacrosanta puntualizzazione, lo scandalo giuridico che qualche anno fa
rischiò di cancellare per sempre la Juventus dal panorama calcistico italiano
ed europeo.
E invece no. Siamo tornati più forti e incazzati di prima.
Consapevoli che quella ingiustizia non ce la meritavamo ed è servita, alla fine,
a ricompattare e a unire, in misura ancora maggiore, i numerosi tifosi
bianconeri sparsi per la penisola.
Come appendice al libro, le parole di trenta (numero scelto non a caso...)
tifosi più o meno illustri (cito a caso Gianni Balzarini, Darwin Pastorin,
Guido Vaciago, Simone Stenti, Roberto Beccantini, Antonello Angelini....).
Tutti loro raccontano cosa significa essere tifosi della Juve.
Complimenti all'autore, ai suoi amici giornalisti e a noi "Gobbi"
che, in questi anni, abbiamo dovuto sopportare l'impossibile.

Voto : 4/5






martedì 26 febbraio 2013

QUELLI CHE...


Quelli che...
Adesso che non c'è più Moggi voglio proprio vedere cosa vince la Rubentus.

Quelli che...
Noi siamo l'unica vera novità nel panorama politico italiano e poi si presentano con Fini e Casini.

Quelli che...
Per forza la Rubentus vince sempre, gli danno i rigori a favore;
senza sapere che, solo contando gli ultimi quaranta campionati (era Moggi compresa quindi),
la Juve di rigori ne ha avuti 224, la Roma (La ROMA!!!) 232, l'inter 237 e il Milan... 248!!!
E il Milan ha fatto due campionati di serie A in meno.... per ovvi motivi.

Quelli che...
Ma che facce hanno Alfano, Capezzone, Gasparri.......?
Avrei voluto vedere le vostre ieri sera :-)

Quelli che...
Ma in fondo Conte cosa avrà mai fatto da allenatore? Certo ha vinto in B con Bari e Siena
ma adesso in serie A vedremo....

Quelli che...
Si fanno i gruppi di amichetti su facebook/twitter, se la cantano e se la suonano tra loro...
e pensano che quella sia la società reale.

Quelli che...
Facile vincere quando non hai altri impegni che il campionato.
L'anno prossimo, con la Champions League, voglio vederli i gobbi cosa faranno.

Quelli che...
La gente ha capito il nostro lavoro, ha visto che siamo gente seria.
Alle elezioni politiche prenderemo almeno il 15% poi non arrivano neanche al 10
e parlano di ottimo risultato.

Quelli che...
Noi smacchieremo il giaguaro e poi vengono sbranati da un.... Grillo!

Quelli che...
Anche questa volta non ci hanno capìto una mazza!
E chissà se ce la faranno prima o poi....