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sabato 26 luglio 2014

STRYPER @ FRONTIERS ROCK FESTIVAL 02/05/14






Onore e gloria imperitura per l'etichetta italiana Frontiers Records (da sempre impegnata
nella salvaguardia del melodic Hard Rock) capace di organizzare un festival di tre giorni,
sul suolo italico, con gruppi che molto raramente hanno visitato la nostra amata penisola.
Tanto per fare un nome, i "biblici" Stryper sono appena alla seconda presenza in Italia
nonostante trent'anni di carriera alle spalle.
Per motivi economico-temporali ho partecipato solo a una delle tre date del Festival.
Grande è il rimpianto per non aver assistito alle esibizioni di gente come
Hardline, W.E.T., Winger, Nightranger, Danger Danger, Jeff Scott Soto e, soprattutto, Tesla.
Ma non si può avere tutto dalla vita e dovendo scegliere un'unica data non potevo
che decidere per i miei adorati Stryper.
Da sempre una delle mie cinque-sei band preferite i "giallo-neri" hanno confermato
e superato ogni più rosea aspettativa.
Ma andiamo con ordine.
Trattandosi di una festival c'erano molte bands di contorno.
Cercherò di spendere due parole su ognuna di loro.

Ad aprire le danze sono gli Adrenaline Rush. Suoni moooolto soft,
coretti mooolto zuccherosi e front-girl moooolto... tutto!
La splendida Tave Wanning è stata sicuramente una delle cose piu belle
(in ogni senso) della serata. Le foto scattate insieme a fine concerto resteranno un
bel souvenir. Mi dicono che sapesse anche cantare ma io di questo non me ne sono accorto.

A seguire i Moonland. Anche loro con vocalist femminile (la bella e raffinata
Lenna Kuurmaa), anche loro con una proposta molto soft (ancor più degli
Adrenaline Rush). Se non ho capito male erano al loro primo concerto e una certa
insicurezza si è notata.

E' ora il turno degli L.R.S. (dietro il cui acronimo misterioso si nascondono
il cantante Tommy La Verdi, il chitarrista Josh Ramos e il batterista Michael Shotton).
Qui si parla di puro AOR come inevitabile visti i personaggi coinvolti.
Bella esibizione anche se un pò impersonale.

I giovani svedesi Eclipse guidati dal talentuoso vocalist Erik Martensson sono la miglior
sorpresa della giornata. Grandissima energia, tanta voglia di divertirsi e divertire,
Hard Rock cristallino e melodie azzeccatissime.

I Red Dragon Cartel sono la band di Jake E. Lee. Il funambolico ex-chitarrista di
Ozzy Osbourne è invecchiato parecchio ma non ha perso un briciolo del suo carisma
e delle sue incredibili capacità. La loro esibizione è francamente noiosetta eccezion fatta
per i due classici del buon caro vecchio Ozzy posti in apertura ("The ultimate sin")
e chiusura (l'immortale "Bark at the moon") di concerto che hanno scatenato il pubblico presente.
Per il resto canzoni anonime e molte "svisate" chitarristiche.

I danesi Pretty Maids non sono mai stati tra i miei preferiti e anche questa sera hanno confermato
pregi (pochi) e difetti (molti) di una carriera ultra trentennale.
Il cantante Ronnie Atkins fa veramente una gran fatica a prendere le note più alte e le canzoni
memorabili in una discografia molto ampia come la loro sono davvero pochine.
Qualche brivido giusto sui classici "Red, Hot and Heavy", "Future World" e "Back to Back"
(meglio conosciuta nella versione fatta qualche anno fa dagli Hammerfall).
Per il resto nulla da segnalare.

Ma veniamo al piatto prelibato della serata.
Gli Stryper, aldilà di ogni pregiudizio sui temi delle loro canzoni e sull'atteggiamento
"predicatorio" del cantante Michael Sweet, dimostrano per l'ennesima volta di essere una band
di caratura superiore. La voce di Michael, anche se può sembrare incredibile,
è addirittura migliorata nel corso degli anni. Nonostante le 50 primavere alle porte non ha
alcun problema a raggiungere note altissime (suo marchio di fabbrica da sempre) e se la cava
altrettanto bene sui toni medio bassi.
L'esecuzione perfetta di due pezzi da novanta della storia del rock metal
come la "kissiana" Shout it out loud e la "judaspriestiana" Breaking the law
non fanno che confermare le mie parole. Meglio delle originali?
Non saprei ma di sicuro non tanto inferiori.
La scaletta è perfetta. Il giusto spazio al nuovo cd "No more hell to pay", appena uscito, con
tre brani piazzati a metà esibizione, le due cover sopra citate e poi tantissimi classici meravigliosi
che hanno consacrato gli Stryper nella storia del Rock Metal!
Gemme dal valore inestimabile come "More Than a Man", "The Way", "Soldiers under command"
e "To hell with the devil". L'esibizione piano voce della commovente "Honestly" con un
Michael Sweet veramente da brividi. Ed ecco confezionato uno dei concerti più belli della mia lunga
carriera da fan.

Ancora un plauso alla Frontiers records per aver organizzato e permesso tutto questo.
Sperando in un'edizione 2015 ancora più ricca e, magari, un pò meno costosa.

Set List Stryper:

 Battle Hymn of the republic
-SING-ALONG-SONG
-LOUD 'N' CLEAR
-REACH OUT
-CALLING ON YOU
-FREE
-MORE THAN A MAN
-LEGACY
-NO MORE HELL TO PAY
-MARCHING INTO BATTLE
-BREAKING THE LAW
-SHOUT IT OUT LOUD
-ALL FOR ONE
-HONESTLY
-THE WAY
-SOLDIERS UNDER COMMAND
 Abyss
-TO HELL WITH THE DEVIL













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