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venerdì 7 agosto 2015

FOLKSTONE, UBIALE CLANEZZO 25/07/15




Due giorni dopo lo splendido concerto dei Rhapsody Of Fire rieccomi in quel di
Ubiale Clanezzo per lo spettacolo dei Folkstone.
La band orobica si sta facendo spazio a suon di cd e grandi esibizioni live
nel folto panorama metal italiano.
Rispetto a due sere fa balza subito all'occhio una bella differenza.
Tanta, tantissima gente è venuta a vedere i Folkstone.
Non trascuro il fatto che sia sabato e nemmeno dimentico che in terra bergamasca
i ragazzi "giocano in casa"; ma mi piace pensare che la grossa affluenza sia merito
della band, delle sue capacità e del "passaparola" di chi li ha già visti e li raccomanda agli amici.
In scaletta, come sempre per i Folkstone, molte canzoni.
Grande spazio naturalmente ai brani tratti dall'ultimo cd, il più che discreto "Oltre l'abisso".
Si parte con "Fuori sincronia" che, a dispetto del titolo, dimostra come i nove folkstoniani
siano ormai una macchina ben rodata da tanti concerti e una decina d'anni a girovagare
per l'Italia e l'Europa.

E' incredibile vedere gli enormi progressi fatti dalla band rispetto alle
incerte esibizioni degli esordi. Lore è diventato un protagonista assoluto con la sua voce
particolare e il suo carisma sul palco. Edo alle pelli è un terremoto! Assolutamente devastante.
Maurizio suona mille strumenti e tutti in modo perfetto.
Non dimentichiamo la particolarità dei Folkstone. Un folk metal nel quale trovano spazio,
di fianco ai classici basso-chitarra-batteria, strumenti molto particolari come
cornamuse, ghironda, flauto, arpa, bombarda...
Nelle due ore di esibizione c'è spazio per quasi tutti i cavalli di battaglia.
Frerì, In caduta libera, Anime Dannate, Simone Pianetti, Omnia Fert Aetas (splendida),
Nebbie, Rocce nere. La mia preferita resta "Non sarò mai" e anche questa sera mi ritrovo
a cantare il ritornello a squarciagola come se non ci fosse un domani.
Perchè "non sarò mai schiavo del facile" e "non avrò mai un pensiero comune da rispettare!"

Due le cover proposte. "Tex" fatta in un modo che i Litfiba odierni se la sognano e la new entry
"I fought the law" dal repertorio dei Clash. Non ho mai amato la band londinese e anche la versione
orobica non mi ha particolarmente convinto. Poco male.

Dopo l'inevitabile e meritatissima pausa, chiusura con i fuochi d'artificio.
"Nella mia fossa" e "Prua contro il nulla" sono una doppietta che stenderebbe pure un toro.
Chi ha ancora una goccia di energia si scatena con la canzone che dà il nome al gruppo
e con la conclusiva "Con passo pesante".

Gran serata, gran concerto e ci lasciamo con la promessa di rivedere i Folkstone
il 26 agosto a Trescore Balneario, sempre in provincia di Bergamo.












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